I cambiamenti nel corso della storia
Intorno al 1800, furono registrati alcuni cambiamenti nella celebrazione del Palio, per esempio, a indire la corsa dei cavalli non era più il sindaco della città, bensì il Maire, membro della Legione d’Onore. Venne variato anche il mese della corsa, infatti, in questo periodo si cominciò a indire il Palio nel mese di Aprile e non più a Maggio.
Bisogna ricordare che l’arrico dei Francesi in Piemonte apportò anche molti cambiamenti nella programmazione e regolamentazione del Palio. Nel 1802, venne stabilito che oltre all’ambito Palio, al primo classificato venisse assegnata una consistente somma di denaro, e così anche al 2° e 3° classificato. Oltre ai soliti premi, il primo riceveva 300 lire, il secondo 200 lire e al terzo spettavano 100 lire, i francesi variarono nel 1804, l’assegnazione dei premi monetari, non più in lire, bensì in franchi.
Lo strappo maggiore nei confronti della tradizione del palio di Asti, consistette nella contaminazione fra le cerimonie legate al Palio e le esigenze della propaganda fascista. In questi anni, il consiglio del Palio, si sentì in dovere di sospendere la corsa, pur di non dover sottostare alle imposizioni dettate dal nuovo impero.
Il Palio durante e dopo la guerra
Durante la guerra è stato inevitabile sospendere la corsa del Palio che si celebrava in Primavera. L’occasione per la ripresa del Palio di Asti venne ritrovata nelle concomitanti celebrazioni per i mille anni del marchesato di Monferrato e delle commemorazioni dell’ottavo centenario di Pontida e della Lega Lombarda. Così la corsa ritrovò il suo legame con il Medioevo, periodo in cui naque il Palio di Asti e alla tradizione medievale cui sarebbe rimasta fedele negli anni successivi, fino ai giorni nostri.
L’ultimo cambiamento importante apportato al Palio fu lo spostamento della corsa al mese di Settembre, proprio per celebrare un periodo di una serie di manifestazioni intese a illustrare e proporre ai visitatori i prodotti dell’enogastronomia e non solo, che il territorio astigiano vanta ancora oggi.
Elemento portante delle celebrazioni di Settembre fu ed è ancora oggi, la Douja d’Or, Salone nazionale dei Vini Selezionati che dura dieci giorni durante i quali si svolge anche il Festival delle Sagre, grande rassegna della cucina contadina, anche essa, come il Palio, caratterizzata da una sfilata in costume tradizionale.
Il Palio oggi
Nonostante la corsa del Palio di Asti sia stata spostata nel mese di Settembre, l’organizzazione e i preparativi cominciano in Primavera, in concomitanza con i festeggiamenti di San Secondo. Infatti proprio durante questi giorni si effettuano i giuramenti dei rettori e del capitano del Palio oltre alla stima dei drappi. Il giuramento, pronunciato solennemente in pubblico dai magistrati del Palio, è una promessa di impegno al rispetto delle regole e dello statuto della corsa. Durante il resto dell’anno molti eventi sono dedicati all’imminente arrivo del Palio, come il palio degli sbandieratori o Paliotto e feste medievali.